Scritto da Chiara e Caterina
Questo articolo verterà sul restituire tutte le sensazioni dell’autunno; una descrizione evocativa attraverso i cinque sensi.
Vi propongo la poesia “San Martino” di G.Carducci: uno spaccato suggestivo, caldo e coinvolgente che trasmette il sapore della campagna e del focolare domestico. San Martino ricorre ogni anno l’11 novembre, è il giorno in cui si assaggia il vino novello accompagnato da castagne arrosto. Una straordinaria descrizione in pochi versi di profumi e sensazioni che aleggiano all’interno di un piccolo paesino che ferve nei preparative della festa. Da sfondo al fischiettio del cacciatore e al gorgoglio dei tini: un meraviglioso e silenzioso tramonto rosso.
San Martino
La nebbia agl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
G.Carducci.

Tocco autunnale
I primi venti freddi che si infilano tra i capelli, ti solleticano le mani. Le dita, con lo smalto ormai sbeccato, che stringono una tazza di tè fumante. Le labbra screpolate e il tocco morbido dei burro cacao, che tutti abbiamo ma che nessuno ricorda mai dove sono. I cardigan, che sono lì a stringerti quando ne hai più bisogno. Il plaid abbandonato sul divano.
Un immagine spesso vale più di mille parole; credo che quest’opera incarni la stasi della natura, suscitando con la sola vista tutte le altre sensazioni che proverebbe una persona immersa veramente in un medesimo scenario.
